La barbabietola gialla

Come le sue sorelle rosse e bianche, la barbabietola gialla è ricca di sostanze nutritive, ma di gusto è più dolce e porta molto sole nel piatto. Purtroppo non è sempre facile trovarla poiché non è molto diffusa.

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Provenienza

Sembra essere il prodotto da manipolazione genetica, in realtà la barbabietola gialla è un'antichissima varietà che un tempo cresceva rigogliosa sulle coste del mar Mediterraneo. Furono gli antichi romani a portarla in Europa centrale. Le barbabietole apparvero nelle loro variazioni di colorore che conosciamo solo nel XVI secolo
Oggi viene coltivata in tutti i paesi con un clima moderato ed è un classico ortaggio invernale.

Specie e particolarità

La barbabietola gialla, come anche le rape rosse e bianche, è imparentata con la rapa da zucchero (beta vulgaris) e la bietola a coste e appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae. Il pigmento betaxantina le conferisce le striature giallastre.  La barbabietola può avere varie forme, per lo più tonde a pera, e pesare fino a 600g. Ha una buccia sottile e una carne croccante e succosa dal gusto aromatico.
Le barbabietole possono essere bianche, rosse oppure rosse con striature bianche (varietà Chioggia).

Utilizzo in cucina

Come la barbabietola rossa, anche i tuberi gialli possono essere consumati crudi, arrostiti, oppure cotti al forno o al vapore.
Crude, oltre ad essere molto salutari e buone, si prestano per dare colore all'insalata oppure per essere tagliate molto fini in un bel carpaccio vegetariano con semi di zucca e un filo d'olio. Possono essere utilizzate anche per la preparazione di dolci. La barbabietola gialla si mantiene fino a 4 settimane, se tenuta al fresco.

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Proprietà

Tutte le rape hanno qualcosa in comune: vantano numerossissime proprietà terapiche che favoriscono il rafforzamento del sistema immunitario. Sono ricche di acqua e di ottimi micronutrienti come le vitamine del gruppo A, B e C, ferro, acido folico, calcio, magnesio e potassio.

Per sfruttare al meglio gli effetti salutari delle barbabietole gialle, vanno gustate crude in insalata o come succo, poiché sono:
Rinfrescanti, purificanti e rimineralizzanti: disacidificano e stimolano l'organismo;
Antinfiammatorie: sia il tubero che le sue foglie sono ricchi di antiossidanti e di flavonoidi, utili per proteggere l’organismo dall’azione dei radicali liberi;
Antisettiche e ricostituenti: sono particolarmente benefiche negli stati influenzali;
Contrastano l'anemia: se consumate con regolarità con l'aggiunta di succo di limone sono in grado di riequilibrare i livelli di ferritina nel sangue;
Favoriscono la digestione: stimolano la produzione di succhi gastrici e riequilibrano la flora intestinale.
Controindicazioni: Il consumo della barbabietola è sconsigliato in caso di calcoli renali, gastrite e diabete.

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