
Verdure fermentate
Le nostre nonne e bisnonnen ne erano esperte: la fermentazione lattica.
Conservavano una parte del raccolto dell'orto per l'inverno immergendo le verdure tagliate in vasetti con una soluzione salina.
Cos'è la fermentazione lattica
La fermentazione lattica è un processo metabolico anaerobico (in assenza di ossigeno) in cui i batteri lattici trasformano gli zuccheri, come il glucosio, in acido lattico. Questo processo conserva gli alimenti, ne migliora la digeribilità, la durata e il sapore.
Come si fa
È un processo che non richiede molto tempo per la preparazione, basta sterilizzare il vasetto, tagliare le verdure, aggiungere acqua e sale e poi bisogna attendere almeno 7 giorni (a dipendenza del tipo di verdura) che si svolga il processo di fermentazione.
I vantaggi dei cibi fermentati
La fermentazione aumenta la digeribilità e l'apporto nutrizionale, potenzia il sistema immunitario grazie al miglioramento della salute intestinale grazie ai probiotici. Inoltre, i cibi fermentati possono arricchirsi di nuove vitamine e antiossidanti, e il processo può conferire sapori più gustosi e complessi agli alimenti, rendendoli più attraenti e vari nella dieta.
Quando evitarle
I cibi fermentati possono comportare rischi per persone con disturbi gastrointestinali come la Sindrome dell'Intestino Irritabile o intolleranza all'istamina.
Per chi non ha tempo (o non se la sente) di preparare le proprie conserve, ci sono diversi prodotti artigianali sul mercato. Il prodotto, per portare benefici, non dev'essere pastorizzato.
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